L’associazione Abruzzo4MED, nata 12 anni fa, ha lo scopo di
promuovere lo sviluppo locale, soprattutto attraverso il sostegno a
progetti di sviluppo economico, internazionalizzazione, oltre al
perseguimento, la nascita e lo sviluppo delle reti di imprese, fondandone
la crescita sui principi della professionalità, dell’etica e della
responsabilità sociale di impresa e puntando alla continua inclusione di
imprese nell’associazione.
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Abruzzo4MED, su delega del
socio ISMY srl ideatore del progetto, ha definito il programma di
sperimentazione del progetto Comunità Sociali per il quale propone a
questa spettabile Amministrazione l’attivazione, per il territorio di propria
competenza.
Il progetto nasce dalla consapevolezza delle potenzialità delle
piccole comunità, dei comuni delle aree interne, della resilienza che
caratterizza lo stile di vita degli abitanti, e punta attraverso un’azione
integrata tra PPAA, sistema produttivo locale e terzo settore, a offrire
soluzioni innovative e in grado di migliorare la condizione economica e
sociale.
L’obiettivo è dimostrare che ci sono spazi di microeconomie locali
valorizzabili, che possono contribuire concretamente ad aumentare il PIL
locale e costruire modelli di sviluppo sostenibili.
Le piccole fabbriche, gli uffici, i negozi e le botteghe dei piccoli
comuni italiani producono quanto le aziende insediate nelle grandi città e
rappresentano il motore più resiliente della nostra economia.
Si tratta di imprenditori e imprese legati da radici talmente profonde
al territorio da garantire la loro resistenza a ogni tipo di crisi.
Si tratta di economia che non delocalizzano, che affrontano la crisi e
la superano stringendo i denti.
La crisi che attanaglia il vecchio continente e che, in Italia, sta
producendo i suoi effetti più forti, è di natura economica, gradualmente è
diventata di natura finanziaria e ormai si è trasformata in crisi sociale.
ISMY e tutti i partner di Abruzzo4MED non hanno l’ambizione di
trovare una soluzione a questa crisi, ma grazie alla passione dei soci e agli
strumenti che in questi anni hanno testato, si pongono l’obiettivo di
attivare modalità innovative per affrontare i problemi nei piccoli territori
e nelle piccole comunità.
Il raggiungimento di questi obiettivi si potrà raggiungere solo
attraverso forme di collaborazione orizzontali, valorizzando la
sussidiarietà e le competenze esistenti in loco.
In fondo, il problema cardine dei sistemi socioeconomici moderni è
proprio quello di conciliare lo sviluppo con il benessere della gente, il
libero scambio con il welfare. La nostra risposta vuole essere
partecipativa: il cittadino partecipa attivamente alla produzione e alla vita
sociale, in quanto è contemporaneamente manodopera e produttore.